Carlo Calenda ha parlato del suo programma elettorale in vista delle imminenti elezioni 2022, che si terranno il 25 settembre.
Carlo Calenda, politico e dirigente d’azienda italiano, europarlamentare e segretario del partito Azione, ha presentato il programma di Azione-Italia viva durante una conferenza stampa. “Voglio dire agli elettori del Partito democratico, con cui ho davvero tentato di fare un’alleanza fondata sull’agenda Draghi, una cosa chiara che devono sapere: cinque minuti dopo le elezioni si rialleeranno con i Cinquestelle, basta vedere le dichiarazioni di di Orlando, di Emiliano, di Boccia, di Bettini”.
E continua il suo comizio: “Non esiste il voto utile perché sono in campo quattro coalizioni, non due e anche perché il Pd ha combinato un gigantesco disastro, facendo un incrocio non riuscito tra un Comitato di liberazione nazionale che include chi ha votato la sfiducia a Draghi e una cosa sull’agenda Draghi”, dice.
Poi aggiunge: “La partita è sul proporzionale al Senato e possiamo vincerla come abbiamo fatto a Roma. La sicurezza non è un argomento di destra. Decoro urbano e sicurezza proteggono le persone fragili non le persone che vivono in quartieri di lusso“.
La questione tasse
Calenda ha fatto leva sul discorso delle elevate tasse italiane: “Le tasse vanno diminuite in questo Paese. Punto. Solo una persona che non percepisce quanto il Paese sia provato da anni di Covid, dalla guerra, dall’inflazione può proporre patrimoniali e o tasse di successione”.
E continua: “Fiamma vuol dire un partito dichiaratamente post fascista, nata dalla storia della Repubblica sociale. Se le liste non rispecchieranno le dichiarazioni che Meloni ha fatto, il problema non sarà il fascismo in Italia, il problema sarà che i leader dei grandi Paesi europei non le stringeranno la mano“.
Infine conclude: “La Meloni è di Roma, la capitale d’Italia, si riempie la bocca con il patriottismo. E a Roma la Meloni ha candidato Michetti, il più improbabile candidato a sindaco di Roma che la storia abbia mai visto o sperimentato. Non vorrei vedere gente come Michetti alla guida di un ministero”.